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Auto usate con contachilometri manomesso: come controllare, proteggersi ed evitare la truffa

Uno dei grandi problemi che si incontrano quando si ha la necessità di acquistare un'auto usata è quello di evitare la truffa del contachilometri manomesso: una pratica che, purtroppo, viene adottata addirittura in quattro casi su dieci. In pratica, il 40% delle vetture usate che si tenta di vendere porta con sé una truffa. Questo sistema, per altro, viene usato in particolar modo nei casi di macchine in arrivo da aziende di noleggio: infatti, in situazioni come queste le auto sono poco interessanti per il mercato, considerato il numero elevato di chilometri che hanno percorso, e spesso i salonisti non si fanno scrupoli nel rivolgersi a veri e propri professionisti del taroccamento per ridurre il numero di chilometri segnati: spesso nell'ordine delle decine di migliaia di chilometri. Il problema, però, è che questi taroccamenti sono quasi invisibili, praticamente impossibili da identificare, anche nel caso in cui si faccia affidamento su un tecnico di fiducia.

Auto usata con contachilometri manomesso

Ciò non vuol dire, comunque, che si debba rinunciare a capire se un'auto è stata manomessa oppure no; se, infatti, il contachilometri in sé difficilmente può raccontare qualcosa, va detto che le altre parti della macchina sono molto "loquaci". Insomma, in assenza del dispositivo che consente di controllare effettivamente il chilometraggio, si può prestare attenzione a tutta una serie di fattori che rivelano l'età e l'usura della macchina in questione, e quindi fanno intuire quali potrebbero essere state le distanze coperte. 

Per esempio, dando un'occhiata al pannello di controllo, si riesce a capire se sono presenti dei graffi o dei segni che potrebbero rivelare una precedente manipolazione. Allo stesso modo, delle condizioni non ottimali, sia per gli esterni che per gli interni, sono molto probabilmente indice di un utilizzo intensivo del mezzo in questione. Chiaramente, non ci si può fermare alle apparenze, anche perché in molti casi le macchine prima di essere esposte e messe in vendita sono appositamente trattate (e quindi i difetti di lamiera e i graffi alla vernice vengono nascosti). Ecco, dunque, che si rivela importante monitorare altre componenti: le maniglie, per esempio, o i pedali, oppure ancora il volante. 

Non bisogna mai dimenticarsi, inoltre, di chiedere al concessionario la possibilità di vedere il libretto delle revisioni (e il concessionario, ovviamente, non può rifiutarsi), in modo tale da verificare quale sia il numero di chilometri percorsi segnalato dopo ogni operazione: evidentemente, mettendoli a confronto con la cifra indicata sul contachilometri ci si può rendere conto se è stato messo in atto un taroccamento o se il venditore è onesto, e l'auto sta "raccontando" la verità. E nel caso in cui il concessionario si rifiuti di mostrare il libretto, questo è un chiaro segnale che c'è qualcosa che non va: insomma, c'è puzza di bruciato, ed è meglio stare alla larga. 

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